I Personaggi


Da qualche parte, sulle rive del Po, dove Gav è nato, esiste un bosco nel quale vivono svariati tipi di alberi e animali: è la stravagante foresta di Johnny il Pioppo. Le golene del Po sono piene di pioppeti che formano fitte macchie sulle rive del fiume dove spesso l’autore si reca a passeggiare alla ricerca di un piccolo contatto con la natura ed è proprio in questi luoghi che nella sua mente è nata la serie di Johnny e la magica foresta. L’autore è da sempre affascinato dalle piene del fiume che invadono i pioppeti e, sommergendo le piante fino a metà fusto, creano un immenso paesaggio di foresta palustre e permettono di muoversi in barca tra le cime degli alberi (anche se le piene purtroppo portano con sé anche sporcizia e inquinamento, liquami, detersivi e prodotti chimici…). Il bosco ed i suoi abitanti, una realtà in via di estinzione, un habitat ridotto a cespugli e a gruppetti di alberi, con i suoi abitanti costretti a fuggire dai cacciatori della domenica o a morire sulle strade che ricoprono le loro tane, una realtà che l’autore ha ritrovato anche nelle grandi foreste del mondo che lentamente scompaiono… L’esordio di Johnny il Pioppo è avvenuto nel 1995, presentato da Red Ronnie, Bonvi, Bonfatti e Silver alla trasmissione televisiva “Roxy Bar”.

 
Nel 1991 Gav intraprese un viaggio avventura nel Nord Ovest dell’Africa, con un Peugeot 504 2000 benzina, e attraversò con alcuni amici la Tunisia, il deserto dell’Algeria, il Niger, il Burkina Faso ed il Togo, fino a Lomè, sulla costa Atlantica. Gav rimase in viaggio per due mesi a stretto contatto con le realtà di quei luoghi e fu un’esperienza indimenticabile che aveva arricchito la sua esperienza e la sua fantasia.Nel 1995 intraprese un nuovo viaggio e visitò la Thailandia. Per i primi venti giorni si fermò sull’isola, allora poco conosciuta, di Phi-Phi (a Sud, vicino all’arcipelago malese) un luogo meraviglioso. Gav chiedeva continuamente informazioni sugli squali , che in quel posto non mancavano, in quanto l’autore ne ha da sempre la fobia. Non riusciva a godersi un bagno nella baia senza essere in ansia per paura di una improvvisa apparizione di una pinna! Inoltre la ente del posto parlava spesso di cobra e di altri animali pericolosi che si potevano incontrare sul continente. Fu così che, durante i caldi pomeriggi trascorsi su quella stupenda isola, l’autore iniziò a disegnare e ad abbozzare alcuni personaggi ispirati dalle conversazioni avute con la gente del luogo davanti al suo scassato bungalow di legno, sotto ad una foresta di coconuts, di fronte all’oceano. Si spostò nei giorni successivi all’interno della Thailandia arrivando fino a Nan, un piccolo villaggio del nord, tra il Laos e la Birmania, e qui si fermò per quindici giorni a casa di un amico che vive in quel villaggio. Dopo aver trovato alloggio in una Guest-House (famiglie che ospitano a prezzi modici) iniziò ad entrare in contatto con un’energia rilassante e meditativa in questi luoghi i cui il tempo pareva essersi fermato. Iniziò a scrivere le prime strips di Walter lo Squalo (che porta il nome del suo inseparabile compagno di avventure di quegli anni) e di Roby il Cobra. Un personaggio particolare nacque mentre pensava agli squali che sono sempre accompagnati dai pesci “pilota” (che hanno il compito di pulire le squame del predatore da molluschi e parassiti): dopo la morte del suo pesce pilota, infatti, Walter non riesce a trovare un “rimpiazzo” ed accetta così una medusa in sostituzione.Walter lo Squalo e la sua inseparabile Medusa Pilota sono diventati la coppia più originale che abbia mai solcato i fondali marini, per non parlare dell’”Essere della conchiglia”..! Roby il cobra è il classico tipo curioso ed intraprendente che non esita a cacciarsi nelle più assurde situazioni pur di soddisfare la sua curiosità: una jungla piena di misteri e animali selvaggi, e sempre più invasa dall’uomo sarà il palcoscenico di questa esilarante serie.


Alle origini delle STORIE DELLA NATURA esiste una prima serie, una traccia che Gav disegnò nel 1984: I MOSTRUOSI. Fu il suo primo tentativo di costruire un mondo nel quale muovere la sua fantasia. Il micromondo degli insetti, secondo l’autore, offre ad un disegnatore una infinita varietà di campi d’azione, di paesaggi e di personaggi con
cui poter creare situazioni veramente originali. Dapprima iniziò a scrivere diverse gags su vari personaggi, per poi rendersi conto che il tutto, senza un personaggio principale, non legava e non dava continuità. Una sera, mentre lavorava con Alfredo (Boscho), doveva dare un nome al personaggio chiave della sua serie sugli insetti: la cosa fu automatica, Alfred era il nuovo personaggio. Alfred al Pulce è diventato il personaggio guida di questo minuscolo universo che ha sempre attratto l’attenzione dell’autore, come lo sono diventati gli altri personaggi nelle storie ambientate nei loro habitat.




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